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Il corallo rosso, il più conosciuto

22-06-2021
Corallo Rosso Quando si pensa ai gioielli in corallo, la prima immagine che viene in mente è il corallo rosso.
Come già accennato nell’articolo dedicato al corallo in gioielleria (https://www.aucella.com/it/blog/corallo-barriere-coralline-curiosita), non tutti i coralli derivano dalle barriere coralline.
Al mondo esistono più di settemila specie di coralli. In Europa il corallo rosso viene identificato con il corallium rubrum, ovvero la varietà di corallo presente lungo quasi tutte le coste del Mediterraneo.
Si tratta di un corallo rosso molto apprezzato all’estero. Da più di 200 anni il corallo rosso viene lavorato a Torre del Greco, secondo antiche tecniche di lavorazione, che hanno reso la cittadina in provincia di Napoli un unicum al mondo.
 

Il corallo Cerasuolo e altri tipi


 
Dall’Oceano Pacifico proviene un corallo rosso molto richiesto e dal colore particolarmente intenso, si tratta del corallo Cerasuolo, altrimenti noto con il nome scientifico di corallium Elatius.
Ad esso si aggiunge il corallo Moro Giappone, il cui nome latino è corallium Japonicum.
Il corallo rosso dell’Oceano Pacifico presenta numerose differenze rispetto al corallo rosso del Mar Mediterraneo, in particolare:
  • nella forma, il corallo rosso del Mediterraneo ha una forma diversa e più piccola rispetto a quello dell’oceano, perché viene raccolto a una profondità compresa tra i 50 e i 100 metri;
  • assenza della macchia bianca, tipica invece dell’esoscheletro della struttura portante del corallo rosso asiatico;
  • nel colore ben definito. L’unica eccezione di colore per il corallo rosso del Mediterraneo è rappresentato dal corallo rosso di Sciacca, che presenta un colore “bruciato”, tipico della zona. Il particolare colore è dovuto proprio dalle alte temperature delle bocche vulcaniche sottomarine e dalla presenza di coralli “morti” che si depositano nelle profondità.
È facile comprendere dunque come il corallo rosso del Mediterraneo abbia un valore superiore rispetto alle varietà asiatiche a parità di dimensioni.
Il corallo rosso del Mediterraneo è infatti presente in natura con rami più piccoli e pertanto non si adatta con semplicità ad ogni utilizzo, a differenza del corallo Cerasuolo, come per la realizzazione delle statue.
 

Riconoscere la provenienza del corallo

Per riconoscere la corretta provenienza del corallo rosso, sia esso del Mediterraneo o del Pacifico, è importante valutarne la struttura.
Innanzitutto, la dimensione e la tipologia dell’oggetto che ci troviamo davanti fornisce informazioni molto utili.
Ad esempio, se abbiamo una statua o una collana di corallo molto grande, è più che probabile che si tratti di corallo Cerasuolo, mentre in caso di collana di frange o di cupolini, è presumibile che si tratterà di corallo rosso del Mediterraneo.
Altra caratteristica che aiuta a discernerne la provenienza è la caratteristica macchia bianca, che deriva dallo sclerasse di colore bianco dei coralli rossi asiatici. Tutte le lavorazioni con corallo asiatico presenteranno inevitabilmente una macchia bianca in superficie, sebbene la bravura di un maestro corallaro sarà racchiusa proprio nella capacità di mimetizzare tali macchie. Per esempio, la macchia in caso di spole, bottoni o incisioni capiterà in basso, nel caso di sfere di corallo rosso, la macchia si troverà ai due lati dove poi verranno effettuati i fori per l’infilatura, per permettere dunque di camuffare questo “difetto” con semplicità.

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