Il famoso corallo di Sciacca
14-08-2021
Il corallo di Sciacca appartiene alla famiglia del Corallium Rubrum, il corallo rosso del Mediterraneo. Sul nostro blog, quando abbiamo trattato del corallo rosso, (Il Corallo Rosso) abbiamo spiegato quanto sia florida e massiccia la presenza del Corallium Rubrum, anche in base ai luoghi di raccolta.
Nonostante ciò, è alquanto complicato, analizzando corallo grezzo o lavorato, identificarne il luogo di provenienza. Spesso occorre procedere a studi approfonditi, come il DNA del corallo.
Diversa è la situazione del Corallo di Sciacca. Si tratta infatti dell’unica varietà di corallo del Mediterraneo che possiede conformazione e colorazione proprie, peculiari al punto che non si trovano in altre zone di raccolta. Questo genere di corallo presenta diverse sfumature di arancione e alcune macchie nere.
Questa caratteristica è dovuta al fatto che cresce nell’area marina al largo di Agrigento e prolifica lungo le coste di vulcani sottomarini. Sono proprio le loro esalazioni di calore che alterano il colore del corallo, conferendole la tipica “bruciatura”.
La secca di Sciacca
Il corallo di Sciacca e la lavorazione di Torre del Greco sono uniti da un rapporto molto antico.
Nella nostra cittadina alle pendici del Vesuvio esplose un vero e proprio boom per la lavorazione del corallo di Sciacca sul finire dell’Ottocento. La tendenza si diffuse in concomitanza con la scoperta di grossi giacimenti di corallo in seguito a delle secche, che portarono all’emersione di grosse quantità di questo corallo tanto raro quanto affascinante.
All’epoca il valore di mercato del corallo di Sciacca scese in maniera significativa, date le enorme quantità disponibili, e diverse famiglie di commercianti di Torre del Greco decisero di acquistarne grandi quantità.
Dato il tempo che richiede una lavorazione artigianale, ancora oggi è disponibile il corallo di Sciacca a Torre del Greco e diverse sono le lavorazioni, in particolare per la riproduzione di gioielli antichi o per il restauro degli stessi.
Un’alternativa al corallo di Sciacca
Un metodo empirico per riprodurre il corallo di Sciacca consiste nell’esposizione a fonti di calore di un pezzo di corallo rosso mediterraneo. Lentamente la colorazione virerà verso tonalità aranciate.
Con questo sistema si otterrà un corallo arancione, però con colorazione troppo omogenea e non presenterà la tipica bruciatura. Non di rado ci viene richiesto di ridonare colore a gioielli e collane che hanno subito un’alterazione del colore.
Il corallo che diventa arancione, non può però più tornare rosso.
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